Soggetti beneficiari
- le imprese alberghiere;
- le strutture che svolgono attività agrituristica;
- le attività ricettive all’aria aperta;
- le imprese del comparto turistico, ricreativo, fieristico e congressuale (compresi gli stabilimenti balneari, i complessi termali, i porti turistici e parchi tematici).
Ciascun soggetto deve essere regolarmente iscritto al registro delle imprese e può inoltrare una sola domanda di incentivo per una sola struttura oggetto di intervento.
Agevolazione concessa
Sono previste due forme di incentivo:
– credito d’imposta riconosciuto fino all’80% delle spese ammissibili sostenute per interventi di riqualificazione energetica e di messa in sicurezza, nonché per progetti di digitalizzazione delle imprese.
– contributo a fondo perduto non superiore al 50% delle spese sostenute per i medesimi interventi previsti per la concessione del suddetto credito d’imposta. L’importo massimo concesso è pari a 40.000 euro, ma il contributo può raggiungere cifre maggiori nei seguenti casi:
- se il 15% dell’investimento viene utilizzato per interventi di digitalizzazione e innovazione tecnologica delle strutture, è prevista una maggiorazione fino a 30.000 euro;
- è prevista una maggiorazione fino a 20.000 euro anche per le imprese femminili e/o giovanili (tra i 18 e i 35 anni);
- per le imprese che hanno sede operativa in una delle regioni del Sud Italia (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia), è prevista una maggiorazione fino a 10.000 euro.
Interventi ammissibili
- opere di incremento dell’efficienza energetica delle strutture;
- lavori di riqualificazione antisismica;
- interventi di eliminazione delle barriere architettoniche;
- realizzazione di piscine termali e acquisto di attrezzature e apparecchiature per lo svolgimento delle attività termali;
- interventi di digitalizzazione delle imprese;
- acquisto di mobili e complementi di arredo, compresi progetti di illuminotecnica, a condizione che tale acquisto sia funzionale all’incremento dell’efficienza energetica, oppure alla riqualificazione antisismica, oppure all’eliminazione delle barriere architettoniche.
Gli interventi devono essere realizzati a decorrere dal 7 novembre 2021 e fino al 31 dicembre 2024, ma anche per opere avviate dopo il 1° febbraio 2020 e non ancora concluse (a condizione che le relative spese siano sostenute a decorrere dal 7 novembre).
L’apertura dello sportello verrà comunicata con successivo Decreto.
In fase di presentazione della domanda dovrà essere presentato un progetto tecnico, completo di elaborati grafici che descrivano anche lo stato di fatto.