La Centrale Rischi della Banca d’Italia è una banca-dati nelle quali convergono tutte le informazioni, inviate dai vari Istituti Bancari e intermediari finanziari, utili alla misurazione del rischio di credito dei soggetti, sia privati sia imprese.

Questi dati sono utilizzati dagli intermediari finanziari per analizzare la situazione creditizia dei propri clienti e quindi valutarne il merito creditizio.

La situazione della Centrale Rischi è uno degli elementi principali che utilizzano le banche per valutare la clientela. Una segnalazione in CR, anche di piccola entità, spesso pregiudica a priori la possibilità di richiedere finanziamento o affidamenti.

 

Per questo la Banca d’Italia ha attivato una procedura apposita per ricevere lo stralcio della posizione di imprese o di soggetti privati.

 

Studio Bodini offre assistenza per questa richiesta e per l’interpretazione dei dati in essa riportati.

 

I dati della CR, cioè lo storico che il cliente ha con il sistema creditizio, rientrano nella definizione del rating come “Andamentale di sistema” che assume particolare importanza nel caso la banca che valuta l’operazione non abbia mai avuto rapporti con il richiedente.

L’andamentale di sistema è mediato da quello interno cioè lo storico che ha con la propria banca.

Una consapevole gestione dei rapporti con le banche partner diventa quindi fondamentale non solo per mantenere i rapporti con le stesse, ma anche per averne con delle nuove (che non conoscendoci utilizzano i dati della Banca d’Italia per valutarci).

 

Vista l’importanza dobbiamo essere consapevoli di cosa può provocare segnalazioni negative sulla Centrale Rischi.

Piccoli e brevi ritardi (solitamente minori di 30 giorni) non hanno un grande peso, a meno che non siano ricorrenti e presenti su più banche e posizioni: in questi casi sono sintomo di tensioni finanziarie per le imprese che ne pregiudicano il rating.

Entro i 90 giorni le banche tollerano gli insoluti, soprattutto quelli su linee di credito auto liquidanti, mentre sono più critici sul ritardo nei pagamenti di rate di finanziamenti a medio e lungo termine e leasing.

In generale le esposizioni scadute o sconfinate assumono una certa gravità se gli inadempimenti superano i 90 giorni.

Quando l’esposizione è scaduta e sconfinata da più di 180 giorni la segnalazione è grave e apre le porte alla posizione di “incaglio” (indice di perdurante situazione di difficoltà che pregiudica nuovi affidamenti o il rinnovo di quelli esistenti).

 

Se non si riesce ad evitare motivi di segnalazione negativa è almeno importante sapere qual è la nostra posizione in Centrale Rischi e quindi come siamo visti dagli Istituti di Credito.

CONOSCERE LA PROPRIA SITUAZIONE IN CENTRALE RISCHI DELLA BANCA D’ITALIA